Completato con successo il progetto treinnale CounteR, finanziato attraverso Horizon 2020 - il programma di ricerca e innovazione di punta dell'UE.
Il 30 aprile 2024 segna la formale conclusione del progetto CounteR – Countering radicalisation for a safer world: privacy-first situational awareness platform for violent terrorism and crime prediction, counter radicalisation and citizen protection.
Il risultato più significativo del progetto è la Piattaforma Counter: uno strumento innovativo di allarme precoce per rilevare contenuti radicali online. Operativo in 12 lingue, la Piattaforma CounteR può: monitorare in modo proattivo i contenuti attraverso piattaforme e siti sul web aperto, profondo e oscuro; rilevare e moderare contenuti radicali, ideologie estremiste e discorsi d'odio; e analizzare testi e immagini. La Piattaforma CounteR aiuta le agenzie di sicurezza, i fornitori di internet e le piattaforme dei social media a identificare minacce e affrontare la radicalizzazione.
“A differenza degli strumenti che si concentrano solo su una forma di estremismo, CounteR rileva contenuti attraverso una varietà di domini di radicalizzazione, inclusi jihadismo e ideologie estremiste. Ciò assicura un approccio completo e olistico al monitoraggio e al contrasto dei contenuti radicali online. La Piattaforma non è sicuramente l'unico risultato del progetto. Il team multidisciplinare di CounteR è anche orgoglioso dei preziosi risultati della ricerca prodotti all'interno del progetto che hanno enormemente contribuito a comprendere le dinamiche psicologiche e sociologiche della radicalizzazione”, ha commentato Catalin Trufin di Assist Software, coordinatore del progetto CounteR.
Il CINI, con le due sue università consorziate, l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l'Università Statale di Milano, ha rappresentato il nostro paese nel consorzio CounteR, che include un totale di 19 organizzazioni rinomate in 11 Stati membri.
“Gli specialisti in Data Science hanno analizzato vaste serie di dati per scoprire modelli e tendenze. Utilizzando algoritmi avanzati, gli esperti del progetto hanno sviluppato strumenti sofisticati per rilevare e prevedere indicatori di radicalizzazione. Attraverso metodologie di analisi delle reti sociali, i nostri esperti hanno consentito l'identificazione di focolai della radicalizzazione, di nodi critici e di comunità all'interno di queste reti”, ha dichiarato il prof. Donato Malerba, responsabile per il CINI.
Sfruttando il lavoro prezioso svolto all'interno del progetto, il Consorzio si impegna a valorizzare i suoi risultati e a continuare a svilupparli e perfezionarli in un prodotto tangibile e finale. Per garantire la sostenibilità del progetto, sono in corso misure proattive per garantire finanziamenti aggiuntivi, consentendo alla soluzione CounteR di progredire nella maturità tecnologica.
Per saperne di più sul progetto, segui CounteR su X e su LinkedIn; controlla il sito web di CounteR e le newsletter del progetto.