L’Intelligenza artificiale, nella sua accezione moderna, multi-disciplinare, viene ormai considerata la tecnologia più strategica e dirompente del nostro XXI secolo.
Parafrasando le recenti dichiarazioni europee, possiamo definire oggi l’AI (Artificial Intelligence) come “la teoria e lo sviluppo di sistemi informatici in grado di svolgere compiti che normalmente richiedono l'intelligenza umana, come la percezione visiva, il riconoscimento vocale, i processi decisionali e la traduzione tra le lingue”. Ugualmente nella recente dichiarazione europea “AI for Europe”, l’AI, paragonata per forza strategica all'elettricità del XIX secolo, si riferisce ai sistemi che mostrano un “comportamento intelligente”, analizzando l’ambiente e prendendo decisioni- con un certo grado di autonomia.
La AI del XXI secolo è quindi una combinazione di tecnologie informatiche, che, grazie alla progressiva disponibilità di grandi quantità di dati scaturiti dalla trasformazione digitale, costituiscono i componenti elementari per la creazione di sistemi intelligenti, capaci di percepire il mondo esterno, apprendere, ragionare e agire come un sistema biologico, o possibilmente meglio. I recenti progressi nel Machine Learning e Deep Learning e la disponibilità di un'enorme potenza di calcolo, anche a basso costo, hanno portato il diffondersi dell’AI ovunque: dalla radicale trasformazione dei processi industriali alle complesse analisi economiche e sociali. È quindi fondamentale approfondire e coordinare il lavoro di tutte le aree AI, per sviluppare i componenti elementari delle nuove generazioni di sistemi e servizi intelligenti e comprendere in un unico paradigma molte tecnologie: dai sistemi percettivi (il linguaggio, la visione, i sensori, le interfacce aptiche), ai sistemi di apprendimento e ragionamento automatico (come il machine learning statistico e neurale, modelli di rappresentazione della conoscenza, ottimizzazione e pianificazione), dai sistemi intelligenti in grado di agire sull'ambiente (robotica, veicoli autonomi, agenti in realtà virtuale ed aumentata) ai nuovi sistemi e servizi informatici quali i sistemi di retrieval, di Q&A, di recommandation e di profilazione di utenti, fino ai sistemi orientati alla cybersecurity, e all'analisi dei social. Le eccezionali nuove opportunità create dall’AI si presentano insieme a nuove vulnerabilità e rischi: la società e gli individui possono essere esposti a discriminazioni automatiche, violazione della privacy, perdita di autonomia e mancanza di trasparenza; rischi che possono minare la fiducia degli stakeholder e l’accettazione sociale delle nuove opportunità. L’AI può essere un potente strumento per aumentare le capacità umane (augmented intelligence) o per creare sistemi e robot autonomi, e collaborativi, ed è quindi importante capirne le potenzialità ma anche l'accettabilità nell'interazione uomo e macchina intelligente. D’altro canto, la robotica sta trasformando positivamente il nostro modo di vivere e di lavorare, aumentandone l’efficienza e i livelli di sicurezza, fornendo livelli avanzati di servizio. L'AI è destinata a diventare la tecnologia trainante alla base di un’intera nuova generazione di dispositivi (semi-)autonomi che, attraverso le loro capacità di apprendimento, interagiscono attivamente con il mondo che li circonda e, quindi, forniscono il collegamento mancante tra il mondo digitale e quello fisico.
L’Italia ha una grande tradizione nell’AI, a livello metodologico, tecnologico ed applicativo, ed in questo rinato entusiasmo scientifico, economico, produttivo e sociale è nata l’esigenza anche in Italia di unire le forze delle università e dei Centri di Ricerca per la creazione di un nuovo Laboratorio Nazionale CINI AIIS ”Artificial Intelligence and Intelligent Systems”. Il laboratorio vuole creare le basi per un efficace ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale, inclusivo di tutte le competenze e votato a evidenziare le eccellenze nazionali per rafforzare il ruolo scientifico e tecnologico dell’Italia in Europa e nel Mondo.
Gli obiettivi sono ambiziosi:
- rafforzare la ricerca italiana: Stabilire un collegamento con le eccellenze scientifiche italiane in tutti i campi dell’AI e dei Sistemi Intelligenti; per questo si propone di monitorare la ricerca italiana in AI e i progressi nella teoria e nella progettazione di sistemi intelligenti, sia in termini di capacità di ricerca che di trasferimento tecnologico;
- supportare il ruolo dell’Italia nel mondo. Rafforzare l'eccellenza scientifica italiana significa rafforzare il ruolo strategico dell'Italia in tutte le iniziative europee e internazionali, per sostenere gli investimenti nazionali ed europei in tecnologia e ricerca;
- sostenere l'industria IT italiana promuovendo il trasferimento tecnologico dalla ricerca alla imprenditorialità attraverso la creazione di start-up innovative e nuove forme di azioni imprenditoriali; coinvolgendo le PMI che hanno già prodotti di AI come asset strategici; supportando gli stakeholder industriali italiani anche non IT (ad es. Automotive, moda, manifattura, agroalimentare, spazio, ...) nella loro crescita;
- supportare la società Italiana: sostenendo le molte sfide che stanno caratterizzando il nostro stile di vita, come la medicina, le tecnologie per il benessere, l’invecchiamento, l’istruzione e l’educazione, fino alle discipline umanistiche e culturali. Promuovere l'adozione di soluzioni AI per supportare nuovi servizi nella Pubblica Amministrazione.
- Contribuire a nuove visioni dell’AI non solo tecnologiche, ma promuovendo campagne di sensibilizzazione in merito ai rischi legati all'utilizzo di tecnologie AI sulla riservatezza dei dati, sugli aspetti etici e sociali relativi, sui problemi di sicurezza nazionale, compresi gli aspetti dell'uso tecnologico malizioso o dual-use di intelligenza artificiale;
- Monitorare le risorse italiane per sviluppare la tecnologia oggi e nel futuro coinvolgendo i gestori delle risorse HPC disponibili sul territorio nazionale, al fine di definire la forza delle infrastrutture italiane.