Al Campus di San Giobbe (Venezia) fino al 20 gennaio
A confronto esperti, studiosi ma anche imprese e rappresentanti delle istituzioni e dei servizi di intelligenceVENEZIA – L'Università Ca' Foscari Venezia ha inaugurato oggi la prima conferenza italiana sulla cybersecurity, ITASEC17, che riunirà per 3 giorni oltre 500 esperti, la metà provenienti dall’industria e il resto da università, centri di ricerca, pubblica amministrazione e governo.
ITASEC17 è nata in seno al Laboratorio Nazionale Cybersecurity del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI), che riunisce oltre duemila ricercatori da 44 università italiane. "Questa è la prima conferenza intersettoriale sulla cybersecurity, innovativa perché connette ricerca, istituzioni, imprese, politica - ha detto Michele Bugliesi, Rettore dell'Università Ca' Foscari Venezia, aprendo la conferenza - La cybersecurity, infatti, oggi assume una dimensione ampia che include aspetti economici, sociali, giuridici e politici. E' un problema di sistemi complessi che richiede competenze. A Ca' Foscari abbiamo lanciato dei progetti specifici con una laurea in Governance delle organizzazioni pubbliche e l'anno prossimo lanceremo la laurea in Digital management"."Il cyberspace è la cosa più complessa che l’uomo abbia mai realizzato - ha ricordato Roberto Baldoni, professore all'Università La Sapienza e direttore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity- Unione di migliaia di reti che interconnettono persone e cose. Oggi tutta l’economia di un paese sviluppato è in parte integrata con il cyberspace. In Italia non siamo all'anno zero nella protezione da attacchi cyber, tuttavia anche i fatti recenti mostrano che c’è molta strada da fare. Formare e aggregare competenze in cybersecurity è uno degli obiettivi principali del laboratorio nazionale da perseguire con le università partecipanti. Nel campo della ricerca applicata l’implementazione di progetti, come Filierasicura, per la protezione delle infrastrutture critiche nazionali rappresentano asset fondamentali per il miglioramento delle difese del territorio da attacchi cyber complessi".Tra i temi di attualità che saranno approfonditi in incontri rivolti al pubblico e agli specialisti: difesa cyber della nazione, policy nazionali ed europee, partnership pubblico-privato, protezione delle infrastrutture critiche, intelligence sul web, malware analysis, attack detection.Venerdi 20 gennaio alle 13 in Aula Saraceno sarà presentato il progetto di ricerca Filierasicura, finanziato da Cisco e Leonardo per capire come mettere in sicurezza la filiera delle attività produttive del sistema italiano, a cominciare dalle infrastrutture critiche, ad esempio reti elettriche, idriche e delle telecomunicazioni.Nel corso di ITASEC17 si alterneranno speaker internazionali: Andrea Servida (EU DG Connect), Luigi Rebuffi (ECSO) e Harry Perper (National Cybersecurity Center of Excellence, MITRE), Matthew Barrett (NIST).Folta la presenza di soggetti pubblici e privati, tra i quali Cisco, IBM, Leonardo, Microsoft, TrendMicro, PaloAlto Networks, Blu5, Business-e, Check Point, inthecyber, Saiv, RSA, Var Group, Deloitte, KPMG, Accenture, Hermes Bay, Banca d'Italia, Confindustria, Enel, Associazione Italiana Infrastrutture Critiche, Enisa, Sogei, CERT Nazionale (MiSE) e CNR.Il programma dettagliato è consultabile sul sito www.itasec.itACCREDITI STAMPA: https://goo.gl/forms/9IJ4FUaSvqxY8DUo2
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